INNAMORARSI (Parte seconda)
Esistono
teorie molto più interessanti riguardo l'innamoramento, d'accordo i
neurotrasmettitori, le emozioni e la psiche, ma a livello empirico
ho potuto constatare che le ipotesi esoteriche impartitemi dalle
scuole che ho frequentato, hanno un valore più concreto che teorico,
ma partono da una base nettamente diversa dal contesto generale con
cui vengono insegnate.
Nella
totale libertà di giudizio, lascio a te (che leggi) la facoltà di
scegliere la chiave di lettura adeguata per risolvere il mistero che
si cela dietro la domanda che segue: perché ci innamoriamo?
L'ipotesi
che sto per proporti, è puramente personale, non voglio creare
supposizioni superflue nel tuo bagaglio di conoscenze e credenze.
Molte
persone che si occupano di esoterismo e dei mondi sottili si sono
interessate a questo argomento, e le ipotesi formulate sono molte,
spesso simili, che accostate una vicino l'altra, non ti permettono di
trovare la sottile differenza che le rende appunto tali, ma non
identiche.
Nello
scenario storico millenario che ci precede, si è formata una linea
di pensiero comune, che affascina molto, considerando le potenzialità
di espressione che mette a disposizione a livello emotivo. Il
pensiero di cui parlo è: L'anima gemella.
L'ipotesi
ormai accreditata, tanto accettata quanto diffusa, sostiene che
nessun incontro (tra essere umani) capita per caso, ma tutto viene
deciso nei minimi dettagli dall'anima prima della reincarnazione
terrena. Questo è stato sostenuto, e lo è tutt'ora, dalla Teosofia,
dalle tradizioni antiche di diverse scuole esoteriche, da Jung, da
Platone, dal promotore dei fiori di Bach, Edward e dall'opinione
pubblica in generale di diverso credo e religione.
Inoltre
le ipotesi più discusse e divulgate dalla New Age avvalorano piccole
modifiche riguardo le ipotesi esoteriche di cui sopra. Secondo questa
visione dell'evoluzione dell'essere le anime scelgono di nascere in
una determinata famiglia, decidono di fare determinate esperienze e
di innamorarsi di certe persone, proprio perché questi passi
implicano il superamento da parte loro di prove per la loro crescita.
Tutte le persone con cui vengono a contatto durante la loro vita
terrena, appartengono al loro stesso gruppo di anime compagne, con un
livello vibrazionale simile, per affrontare la scuola
dell’evoluzione: la vita.
Sempre
secondo questa visione, ogni persona che incontriamo ha un compito,
consegnarci un messaggio, una lezione da insegnarci, e le diverse
storie si intrecciano e continuano attraverso le vite e le
dimensioni. Il partner di cui ci innamoriamo, è quasi di certo
un’anima che abbiamo già incontrato, o che stiamo incontrando in
questo stesso momento, ma in un’altra dimensione. Grazie a ciò lo
riconosciamo immediatamente e il suo sguardo risveglia in noi istinti
dimenticati, grazie al fatto che prima di nascere ci siamo messi
d’accordo con lui per innamorarci e, abbiamo pianificato insieme
anche il nostro primo incontro, per poterci riconoscere
quando sarebbe giunto il momento.
Il
conte di Saint
Germain disse: “Quando
vi libererete dell’idea che l’Anima Compagna sia un’entità
capace di portarvi la felicità, e quando intenderete come Anima
Compagna il resto dell’umanità, allora l’entità – la vostra
Anima Compagna – quella che vi renderà possibile l’esperienza
della felicità, apparirà sul vostro cammino”.
Ci
sono punti d'incontro tra questa visione e la mia, ma ho parecchio da
opinare. In qualche modo le persone che frequentiamo sono
complementari a noi a livello esperenziale, ed anche a livello
relazionale di coppia. Ma il mio punto di vista, prevede che non
esistono le anime, per come siamo abituati a concepirle, e per questo
motivo non esistono le “anime gemelle”.
La
parola anima per me assume un significato nettamente diverso dalla
credenza ordinaria. Nessuno
nasce con un anima, ma con la possibilità di creare qualcosa che
possiamo chiamare anche anima.
Spiegherò
in un altro contesto cosa significa essere anima, ora cercherò di
spiegare il mio pensiero riguardo la domanda iniziale, ossia perché
ci innamoriamo, ma soprattutto cosa significa trovare nel contesto
della esperienza terrena ciò che definisco “forma complementare”,
o per i più romantici, forma gemella.
Se affermo
che la Terra si trova nel punto del creato come forma fisica, la nota
Terza Dimensione, non dico nulla di nuovo. Ti creo resistente invece
se affermo che, l'essenza, l'essere, per “ evolvere” in modo
equilibrato, lo può fare solo da qui, da questo piano
tridimensionale/temporale.. Dalla terra.
Riassumendo velocemente il concetto di evoluzione, cercherò di spiegarti perché può evolvere solo qui in questo piano.
Riassumendo velocemente il concetto di evoluzione, cercherò di spiegarti perché può evolvere solo qui in questo piano.
La Coscienza
Omnia (esistente al di fuori dello spazio-tempo), ha
creato lo spazio-tempo per avere una forma energetica , e quindi
definita, per poter fare esperienza di quello che già sa. Vivere
quello che sa, in una forma energetica, è quindi per sua natura, “
limitata”. L' energia, quindi, non è altro che l'essenza o
sostanza base di cui è composto lo spazio-tempo. Tutto lo spazio
tempo si basa sull'energia. L' energia serve alla Coscienza
Omnia per rendere “finito” il sapere di sé.
Lo spazio-tempo quindi, permette alla Coscienza , di
dividersi ed espandersi in tante piccole parti, dove sperimenta e
comprende L'unità nella dualità. Per fare ciò utilizza il
pensiero, o forma-pensiero .
E' il pensiero che crea la forma.
La
Coscienza, quindi, con la forma-pensiero sperimenta la Dualità.
Tutto
quello che si può dividere, forma la polarità,
e i poli, sono simili e complementari.
- Simili perché vivono contemporaneamente la stessa vita, cioè la stessa realtà.
- Complementari perché hanno un significato diverso, ma si possono unire. (Tenete bene a mente queste ultime parole, “ si possono unire” perché i poli opposti si attraggono).
Ora
sappiamo che nello spazio-tempo vige la dualità, bene/male,
positivo/negativo, uomo/donna, grande/piccolo, ecc.. Dato che lo
scopo dell'evoluzione dell'essere non è altro che quello di tornare
all'Unità , e quindi riunire tutti i poli dei vari pensieri, allora
tra questi si dovrà riunire anche il polo del pensiero della parte
maschile con il polo del pensiero della parte femminile. Le polarità
però, prima devono essere trascese, e poi devono essere integrate in
un unico pensiero che le unisca. Quindi anche per i pensieri di forma
maschile e forma femminile, due polarità del pensiero di unità
fisica, ci deve essere prima una trascesa di tali pensieri per
permettere loro di integrarsi nel pensiero di unità fisica. Entriamo
in dettaglio:
Tutto
ciò che esiste è pensiero. Esiste il pensiero della forma fisica.
Esiste il pensiero della forma fisica maschile ed il pensiero della
forma fisica femminile. Ed esiste il pensiero che integra tali due
pensieri che è il pensiero dell'unità fisica dei poli maschile e
femminile. A livello di forma, cosa
significa integrare il pensiero della forma fisica maschile ed il
pensiero della forma fisica femminile?
Significa
semplicemente che le due forme, maschile e femminile, si uniscono
fisicamente e cioè stanno assieme praticamente tutto il tempo che
trascorrono nella forma ( relazione nella vita fisica). Questo perché
la sintonia di pensiero, che sarà sempre maggiore tra le due forme,
farà da "collante" e l'amore nella coppia tenderà a
rimanere costante.
Questo
processo, a livello di forma, è detto “Forma complementare” (o
gemella).
Ma se
due persone non sono “forme complementari” (cioè stessi
pensieri) non possono avere un amore duraturo? SI, può accadere che
due “forme non complementari” riescano ad avere una relazione
duratura. In questo caso, ognuno dei due tenderà ad evolvere a
proprio modo, in base alla propria
natura e ai propri pensieri. Se ciò accade significa che uno
dei due si "adatta"
all'altro, cioè si adatta ai pensieri del partner. E quindi per
forza continueranno a rimanere vicini. Ma non è una relazione che
condurrà ad una evoluzione di coppia, se vi è un
adattamento reciproco. L'adattamento non rende responsabili i propri
pensieri e quindi la propria vita, dipendendo dall'altro. Se due
forme non complementari continuano a crescere con la propria testa
senza adattarsi all'altro, con il tempo il loro rapporto svanirà.
Perché non avranno più pensieri in comune, e nemmeno altro.
Ora,
dato che esistono tante forme fisiche e di polarità
maschile/femminile, per ogni forma fisica, deve esistere una forma
fisica simile e complementare. Non
può essere altrimenti in un piano duale, la forma è un pensiero, e
il pensiero di una qualsiasi forma fisica maschile deve per forza
avere da qualche parte il suo pensiero simile e contrario, cioè il
pensiero della forma fisica femminile.
Nelle concezione ordinaria di relazione di coppia questo concetto viene espresso con la definizione di "anima gemella", ma anima è un'altra cosa.
Ti
starai chiedendo: Ma dov'è ora la mia forma complementare?
Non
può che trovarsi qui dove sei tu, cioè sullo stesso piano di
realtà! Perché? Perché
se non fosse così non potrebbe avvenire l'evoluzione completa dello
spazio-tempo, l'abbandono dell'ego, e affinché ciò avvenga è
necessario che tutte le polarità, a tutti i livelli dell'esistenza,
vengano unite.
Questo
significa che su questo piano di realtà in cui vivi, da qualche
parte c'è la tua forma complementare. O comunque c'è stata finché
era in vita. Quindi tutte le persone presenti oggi sul pianeta hanno
o hanno avuto in questa vita la loro forma complementare. Nessuna
persona esclusa. Il problema sta nel comprendere e trovare chi è la
propria forma complementare, e non sempre si capisce alla prima
relazione di coppia. Perché?
Perché
i pensieri che ognuno ha dentro di sé tendono a far vivere una
realtà piuttosto che un'altra. E quindi tendono ad attirare certe
persone piuttosto che altre. Solo nel momento in cui due persone
hanno pensieri in comune, si incontreranno. E più pensieri in comune
hanno, e più staranno vicini perché simile attira simile. Questo
vale anche per le proprie forme complementari. Si attirano a sé solo
quando si comincia ad avere con loro dei pensieri in comune, e ciò
può avvenire solo se si rimane tendenzialmente allo stesso livello
di evoluzione. Se uno dei due rimane più indietro, allora l'unione
potrebbe ritardare, ma prima o poi avverrà. L'amore che c'è tra due
forme complementari non è paragonabile ad un amore tra due persone
che sono assieme solo per affinità di certi pensieri (cioè in
sostanza perché c'è karma tra loro). E' un qualcosa di puro,
e che per questo non tramonterà mai, fintantoché si rimarrà nella
forma.
Il
karma può essere quindi visto come il numero di pensieri che due
forme hanno in comune. Maggiore è il numero di pensieri in comune,
maggiore è il karma. Quindi abbiamo karma con tutto ciò e tutti
coloro con cui siamo in contatto, altrimenti non ci attireremmo l'un
l'altro. Se non c'è karma, non ci si attira. Le forme complementari
sono quindi quelle forme che, se c'è evoluzione, più passa il tempo
e più hanno karma cioè pensieri in comune tra loro. Il karma può
essere positivo o negativo, cioè relativo a pensieri di unità o
separazione. Possiamo dire che, tra diversi esseri, esiste karma
positivo quando i pensieri in comune sono pensieri di unità. Esiste
karma negativo quando i pensieri in comune sono pensieri polarizzati
ancora da trascendere. Esiste infine quello che possiamo chiamare
"karma distorto". Distorto come sinonimo di non
equilibrato.
Che
dire delle persone che muoiono e moriranno?
Le
persone che muoiono e moriranno o non hanno più qui sulla Terra la
loro forma gemella, oppure viceversa la lasciano qui, non potranno
evolvere in modo completo da sole. Quindi molti di noi hanno qui
sulla Terra la propria forma complementare. Per alcuni sarà già al
proprio fianco, per altri no. E se si intende evolvere a livello
interiore e di crescita su questo piano e in questa esistenza, allora
sicuramente significa che la propria forma complementare è qui, ed
al momento opportuno si uniranno. Quando avverrà, significa che si
sarà pronti ad una vera e unica relazione di coppia.
Cos'è
quindi l'amore nella forma?
Non
è altro che l'attrazione reciproca dovuta alla comunanza di pensieri
a livello biologico delle due forme che le attrae una all'altra.
Quindi non è possibile che, in un rapporto tra due persone, una
persona sia innamorata e l'altra no. Perché se si attraggono
significa che entrambe hanno gli stessi pensieri dentro di loro.
Allora
perché succede che spesso una persona si innamora e l'altro/a no?
Perché
non lo percepiscono. Perché probabilmente l'innamorato ha meno
pensieri in comune con questa persona di qualcun altro. Cioè se
Andrea si innamora di Anna, significa che hanno dei pensieri in
comune che li attraggono, e Anna dovrebbe sentire la stessa cosa a
meno che non ci sia un terzo o più terzi, mettiamo Matteo, che ha
più pensieri in comune con Anna di quanti ne abbia Andrea. E quindi
Anna si sentirà più attratta da Matteo che da Andrea. Quindi Anna
sarà più innamorata di Matteo che di Andrea. E se Andrea è
innamorato di Anna significa che Anna è la persona dell'altro sesso
con la quale ha più pensieri in comune in quel momento. Questo cosa
vuol dire?
Significa
che per forza tutti siamo innamorati di qualcuno in ogni momento
della nostra vita.
Perché
c'è sempre una persona dell'altro sesso con la quale condividiamo
più pensieri rispetto ad altri. L'Amore è alla base della vita di
tutti noi e di ogni particella dello spazio-tempo. Perché la
Coscienza è amore, ed ha creato uno spazio-tempo che si basa
proprio sulla sua essenza, cioè sull'Amore. Capisci quindi come
l'amore sia un concetto puramente biologico? E quindi di attrazione
fisica? I pensieri sono biologici nella forma, e quindi i pensieri (
e quindi forme) simili si attraggono.
E'
possibile che forme dello stesso sesso si attraggano?
Si,
e' un fatto normale, che può accadere, e come qualsiasi cosa dipende
dai pensieri che si hanno dentro. E questo, come già detto, dipende
da quanto ci si lascia influenzare dalle proprie convinzioni, dai
pensieri dei propri antenati, dei propri sé di altre dimensioni o
vite parallele, della società, della scuola, della famiglia ecc. Di
certo comunque l'amore è amore, qualsiasi sia il sesso di due
persone.
Nella
realtà spazio-temporale, dove esiste la polarizzazione di pensiero,
simile attira simile. I poli abbiamo detto essere infatti simili e
complementari. Se simile attira simile, allora anche persone che
condividono il pensiero dell'attrazione per le persone dello stesso
sesso, si attireranno tra loro, accentuando i pensieri che hanno in
comune.
Che
dire dell'Amore a prima vista? Dato che pensieri
simili si attraggono, e ciò avviene con il tempo ed in modo
graduale, non è possibile che due persone si attraggano per la prima
volta quando hanno molti pensieri in comune. E quindi non può
esserci un vero amore a prima vista. Quello che può succedere è di
avere come pensiero un certo stereotipo di partner o persona
dell'altro sesso in generale (dovuto alla cultura, all'istruzione, ai
media o ad altro) e che questo valga per entrambi, dato che tale
pensiero non sarebbe venuto a galla se uno dei due non avesse avuto
in sé tale pensiero. In tal caso può esservi una sorta di "amore
a prima vista",
o
meglio una fantasia sul partner ideale.
Che
dire invece dell'Amore platonico?
(Da
non confondersi con Amore Amichevole, infatti per Platonico si
intende una forma di Amore sublimata, priva di dimensione sessuale e
passionale) cioè di
un amore non fisico.
L'amore
non fisico non è amore, è
solo una comunanza di pensieri non così forte basata su fantasie di
partner ideale. Più forte è la comunanza di pensieri, e più forte
è l'attrazione fisica. Se non c'è attrazione fisica, significa che
non c'è una forte comunanza di pensieri, e quindi sintonia.
Ecco perché il vero amore tra forme complementari è lento.
Perché inizialmente ci si attrae perché si hanno pochi pensieri in
comune, e man mano che i pensieri in comune aumentano, l'attrazione è
sempre maggiore. E'
vero però che una cosa particolare succede tra forme gemelle: che
quando si incontrano, anche se tra loro ci sono ancora pochi pensieri
in comune, si percepisce una certa attrazione fisica reciproca. Cosa
che, a parità di pensieri in comune, non capiterebbe con un'altra
persona.
Molti
non saranno d'accordo con me, tanti magari si. Ricorda comunque che
il “generatore” della tua realtà resta sempre e solo la
tua forma pensiero.
Dobbiamo
smettere di guardare alla propria vita dal punto di vista della
personalità, imparando invece a identificarsi con l'essere
che c'è in noi. Siamo molto più potenti di ciò che ci hanno fatto
credere. Il freno della Paura è ciò che ci impedisce di assumerci
in pieno la responsabilità della nostra vita e di accedere al nostro
potere personale: una riserva di energia direttamente connessa con la
fonte di energia prima
che governa l'universo. Abbandona la paura e la necessità di
controllare, e accetta la responsabilità derivante dall'essere
un
individio connesso al tutto e dotato del potere più grosso: il
potere di creare.
Claudio
Gandhi
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