INNAMORARSI (Prima parte)
Prima
o poi capita a tutti, incontriamo una persona speciale, cominciamo ad
osservarla in modo diverso e all'improvviso cresce una strana
sensazione, e iniziamo a pensare: “ Mi sembra di conoscerla/o da
sempre.. ”
<<
Mentre la osservo negli occhi, ascolto la sua voce e vengo proiettato
in luoghi fuori dal tempo, dove ricordo momenti indescrivibili.. La
mia mente è pervasa da immagini che non so spiegare, dove rammento
tempi di cui non so. Mi ritrovo in una dimensione dove il cuore si
riempie di sensazioni ancestrali dimenticate nel profondo di me
stesso. Il tempo trascorre, crescono emozioni in me uniche, mi sento
completamente avvolto in lei, non riesco a pensare ad altro che al
suo viso, ai suoi occhi, al suo modo di muovere le labbra, e tutto
ciò, mi fa stare incredibilmente bene.. >>
Frasi
espresse in questo modo fanno subito pensare ad un colpo di fulmine,
un entusiasmo
passionale straordinariamente intenso ma passeggero.
Ma si tratta sempre e solo di infatuazione? Non potrebbe essere
qualcosa di diverso?
Il
cosiddetto “colpo di fulmine” nasce in Occidente, nell'antica
Grecia, per poi diffondersi in ogni campo, nell'arte, nella
letteratura, in tutta la storia antica e moderna. Sviluppatosi come
rivalutazione dei sentimenti soggettivi, di solito innesca quel
processo sentimentale che chiamiamo amore romantico. Tutte le civiltà
hanno sperimentato questo stato d'animo, in oriente per esempio, per
la civiltà cinese o indiana l'amore costituisce più una conseguenza
che una causa delle unioni matrimoniali, qualcosa che si costruisce
giorno per giorno, basato sull'affetto e su interessi comuni.
Poi ci sono le esperienze d'amore esoterico, come il Tantrismo, dove il praticante trascende se stesso tramite un unione sessuale “sacra” per risvegliare, con il flusso energetico che si crea, Kundalini, che percorrendo la colonna vertebrale, sblocca i chakra permettendo la connessione con l'energia cosmica.
Poi ci sono le esperienze d'amore esoterico, come il Tantrismo, dove il praticante trascende se stesso tramite un unione sessuale “sacra” per risvegliare, con il flusso energetico che si crea, Kundalini, che percorrendo la colonna vertebrale, sblocca i chakra permettendo la connessione con l'energia cosmica.
A
livello fisico, il colpo di fulmine si esprime in modo diverso
rispetto ad una relazione stabile a lungo termine, per via degli
ormoni che il corpo produce a livello biochimico.
Dal
punto di vista scientifico, diversi ricercatori si sono imbattuti in
questo campo, conducendo studi di ogni genere, arrivando a stabilire
persino il tempo utile ad una persona di innamorarsi di un'altra: 20
centesimi di secondo.
In
quell'istante, nel nostro cervello si attivano diverse aree, che
valutano le caratteristiche della persona che stiamo osservando in
modo “speciale”, in maniera rapidissima, ed in caso di di
risposta positiva, viene stimolata la produzione di diversi
neurotrasmettitori, come la noradrenalina, la feniletilamina (PEA) e
la dopamina, oltre che di estrogeni e testosterone, responsabili
dell'euforia, dell'eccitazione e dello stato generale di iperattività
benessere e buonumore. Questi neurotrasmettitori sono il mezzo per cui
le persone interessate, ricercano l'accoppiamento, predisponendosi
all'unione sessuale.
Altri
ormoni, quali l’ossitocina (per le donne) e la vasopressina (per
gli uomini), entrano in gioco invece più tardi. L’ossitocina, nota
come “ormone dell’amore”, viene prodotta in seguito a carezze e
coccole (principale ormone prodotto durante l’allattamento, stimola
la relazione di attaccamento e affetto tra madre e figlio), e induce
un senso di fiducia e desiderio di protezione, diminuendo le capacità
della memoria offuscando i ricordi, rinforzando il legame con il
partner.
La
vasopressina invece è un ormone connesso alla regolazione del
bilancio idrico e la sua produzione innesca un maggior desiderio di
proteggere la compagna e la prole. Sono ossitocina e vasopressina a
garantire, nel periodo che fa seguito al colpo di fulmine, la
stabilità del rapporto. L’innamoramento comunque porta con sé
anche un forte aumento dei livelli di stress, sia negli uomini che
nelle donne, mentre l’atto sessuale che ne consegue, costituisce un
toccasana per l’organismo, migliorando l’attività cellulare,
funzionando come anti età, come tonico e come stimolante delle
difese immunitarie.
Nel
campo psicologico ci si è spinti molto nella ricerca delle cause
dell'innamoramento “fulmineo” , per Sigmund Freud psicoanalista
austriaco del secolo scorso, fondatore della psicoanalisi, dietro ai
sentimenti di infatuazione e di amore sta nascosto semplicemente il
nostro bisogno di accoppiarci, di fare sesso, e in seguito di
garantirci la possibilità di farlo con sicurezza e agio insieme a
una persona sempre disponibile per noi.
Secondo
Carl Gustav Jung, psicoanalista svizzero dello stesso secolo,
l’innamoramento è ciò che ci permette di trascendere noi stessi,
superare, andare oltre per arrivare ad uno stato superiore di
coscienza.
Wilhelm
Reich, allievo di Freud e psicoanalista austriaco, sostiene che
l’amore, e in particolare l’orgasmo, permette all’uomo di
rilasciare quantità immense di energia bloccata, collegandolo al
resto del Cosmo. In particolare, secondo Reich l’orgasmo causa il
rilascio delle emozioni dai muscoli e la perdita del sé, portando
oltre le inibizioni.
Secondo
Reich la salute psichica e la capacità di amare dipendono dalla
“potenza orgasmica”, ovvero dalla possibilità di scaricare
completamente la libido. Scriveva: “Non
si tratta semplicemente del sesso… non dell’abbraccio in sé, né
dell’amplesso. E’ la reale esperienza emotiva della perdita del
tuo ego, del tuo intero sé spirituale”.
Personalmente
mi ritrovo d'accordo con il pensiero di questo illustre
psicoanalista austriaco, oltre che con l'immenso Jung, anche se la
mia formazione esoterica mi ha condotto a percorrere strade simili,
ma sostanzialmente differenti.
Reich
aveva intuito che nel sesso, conseguenza dell’innamoramento,
risiede un enorme potenziale di crescita personale, che trascende il
rapporto di coppia, stesso principio racchiuso nel Tantra, la
liberazione consapevole dell’enorme potenziale energetico racchiuso
dentro di noi, che può renderci padroni di noi stessi in armonia con
l'universo.
La
funzione dell'innamoramento quindi, non sarebbe solo la propagazione
della specie umana, ma la sua evoluzione in termini spirituali, e
l’energia sessuale non è che uno strumento per conoscere se stessi
e sbloccare le proprie potenzialità.
Se
questa energia (l'energia principale di questo piano tridimensionale)
venisse utilizzata consapevolmente e con amore, permetterebbe la
trascesa di se stessi, favorendo l'unione con l'altro eludendo la
mente razionale, portando la coppia alla consapevolezza del
significato di essere una cosa sola, superando i confini individuali
mescolandosi all'universo.
Tutto
ciò che ho scritto fino ad ora è un sunto del pensiero di
illustrissimi scienziati, ricercatori, filosofi e mistici, ma è
davvero tutto qui?
Secondo il mio punto di vista, la risposta è no.
Secondo il mio punto di vista, la risposta è no.
Fine
prima parte
Claudio Gandhi
Claudio Gandhi
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